«Convertitevi, perché il Regno dei cieli è vicino». Non sono solo parole pronunciate duemila anni fa. È un annuncio che attraversa la storia e arriva oggi nella mia e nella tua vita.
Dire che il Regno dei cieli è vicino significa che è vicina a noi una novità che salva, che porta redenzione cioè riscatta le nostre vite altrimenti perdute. La parola “vicino” può indicare sia un evento imminente, che sta per accadere, sia qualcosa che ci sta accanto e che perciò, proprio perché prossimo, è sperimentabile direttamente da noi.
Per parlare del Regno dei cieli Gesù usa delle immagini o delle parabole che ci aiutano a entrare con l’immaginazione in questa novità di vita. Immagini e parabole che ci fanno quasi “vedere” questo Regno di Dio. La liturgia di questa domenica usa l’immagine molto bella ed efficace di un popolo che abita nelle tenebre e nell’ombra di morte. Insomma, gente senza speranza e condannata a una vita di infelicità. A un certo punto, per queste persone sorge una luce, un evento imprevedibile che capovolge il loro destino e gli restituisce la possibilità di una vita davvero degna di questo nome. Si apre per loro, inaspettatamente, una strada da percorrere, una strada di speranza e di risurrezione.
Per noi la fede è stata ed è questa esperienza di redenzione e di rinascita? Nella nostra vita, spesso immersa nelle tenebre e nell’ombra di morte, riconosciamo una novità che, senza alcun merito da parte nostra, porta luce, speranza e redenzione nelle nostre vite e nella vita del mondo?
Don Davide