La morte e la risurrezione di Cristo sono l’inizio di una storia nuova. Il mistero pasquale ha realmente cominciato a cambiare il mondo. Dire che Gesù è risorto infatti significa dire che è vivo, è presente ed è all’opera nel nostro oggi. La risurrezione ha sprigionato una forza nuova nella storia, dando vita ad un movimento di uomini che, commossi dall’incontro con lui, incontrandolo e seguendolo diventano artefici di una storia nuova: l’umanità dispersa e divisa comincia a vivere una comunione, una vittoria sull’estraneità e sull’indifferenza. Insomma, con la morte e risurrezione di Cristo comincia il miracolo dell’unità, il miracolo della comunione.
Non è un caso che nel tempo di Pasqua si leggano gli Atti degli Apostoli, e si leggano come prima lettura: la promessa dell’Antico Testamento è compiuta, ed è compiuta perché comincia ad esserci nel mondo un popolo composto di persone che stanno insieme perché c’è Cristo. Proprio perché Cristo è in mezzo a loro cominciano ad amarsi come fratelli, diventando capaci di vivere e morire gli uni per gli altri.
Questo popolo ha raggiunto anche noi, e per grazia ne facciamo parte. Siamo una comunità non certo perfetta, fatta di uomini e donne con tanti difetti. Eppure è una comunità in cui sono presenti i segni di una vita nuova, proprio come è stato all’inizio della Chiesa. Questo popolo nuovo, di cui la nostra comunità è parte integrante, deve sempre di più essere profezia di salvezza per ogni uomo, deve diventare sempre di più segno di speranza per il mondo.
Don Davide