“Ormai solo un Dio ci può salvare” diceva il grande filosofo Martin Heidegger – non proprio un uomo di chiesa – alla fine della sua vita. Viviamo in tempi strani, tempi bui secondo tanti osservatori. L’umanità ha fatto enormi passi avanti in molti campi, eppure mai come oggi c’è un vuoto di speranza di fronte alla vita. Ripiegati sul presente, spesso il futuro ci appare più come una minaccia che come una promessa. Uno dei segni più evidenti di questa mancanza di speranza è che le persone mettono al mondo sempre meno figli, e in questo la Sardegna è all’ultimo posto in Italia. L’ultimo rapporto Censis, di qualche giorno fa, rivela che continuando così, nel 2040 solo una coppia su 4 avrà figli.
In questo clima di sfiducia noi cristiani abbiamo innanzitutto il compito di essere annunciatori della buona notizia: Dio, nonostante tutto, non ci abbandona e continua a venire nella nostra storia per portare luce, pace, speranza. Come Giovanni Battista, siamo chiamati ad essere quella voce che, nei deserti del mondo, nella steppa che sembra avanzare e sottrarci spazi vitali, si fa testimonianza autorevole e credibile della presenza di Cristo, Dio che si fa vicino alla nostra vita donandole un orizzonte nuovo.
Don Davide